giovedì 20 ottobre 2011

Alessandria non è sicura dalle alluvioni, la denuncia di SEL

"Sinistra Ecologia Libertà di Alessandria ancora una volta deve riprendere alcuni dei punti riguardanti la sicurezza idraulica della città di Alessandria, problema notoriamente spinoso e da affrontare in modo esclusivamente scientifico.

La particolare situazione che sta vivendo il bacino del Tanaro in questo periodo ci induce, infatti, a richiedere in modo pressante e senza ulteriori dilazioni gli interventi in alveo previsti ed in primo luogo la realizzazione di aree di laminazione secondo le indicazioni dell'ingegneria naturalistica, oltre che della scienza idraulica.

Nell'ordine, volendo ricordare i principali problemi nello specifico:
- la non-soluzione dell'abbatimento del ponte Cittadella,
- la mancata comunicazione dei risultati effettivi del modello a fondo variabile costruito a Boretto - Reggio Emilia,
- la reiterata indisponibilità al confronto sui dati con esperti, come il prof D'Alpaos, che da decenni segnalano l'approssimazione dell'approccio tecnico con conseguenze prevedibilmente devastanti,
- l'incapacità politica dell'Amministrazione Comunale dimostrata in più occasioni e culminata nella sostanziale accettazione di interventi di risulta sul solo tratto cittadino che non daranno sicurezza
- la discutibile decisione di affidare un'opera qualificante come il ponte Cittadella a chi non ha mai progettato ponti, portata avanti nonostante tutti gli inviti alla riflessione (con conseguente affrettato abbattimento dello storico ponte)
- la non chiarita questione dei fondi a disposizione e delle spese previste per il nuovo ponte Meier (già alla ragguardevole cifra di circa quattro milioni di denaro pubblico, comprendendo modello idraulico, abbattimento ponte e rotonde varie)

Tali condizioni insostenibili ci portano a richiedere con forza un ripensamento sulla faraonica spesa per il nuovo ponte in cemento e ferro, di cui non sono ancora noti progetti esecutivi e costi complessivi globali. Richiediamo, inoltre, di considerare nel modo più responsabile possibile l'alternativa di una passerella ciclopedonale, data la già sufficiente presenza di collegamenti viabili da questa parte della città in direzione Asti.

Ricordiamoci che in Alessandria è stato perpetrato uno scempio che molti fanno finta di non vedere ma, come sa bene la popolazione alluvionata, non è con i palliativi dei ponti e degli argini costruiti al risparmio (se non addirittura assenti) che si arriverà ad una vera sicurezza dai fenomeni alluvionali.

Ricordiamoci, infine, che se la sicurezza assoluta al cento per cento è impossibile, ci si puo' avvicinare molto a questa cifra, ma non certo lasciando il territorio in mano alla speculazione e all'utilizzo agricolo intensivo, sperando nella buona stella (e spendendo i soldi in opere di sola immagine e, a volte, di discutibile valore artistico).

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