"LE EREDITÀ DI VITTORIA
GIUNTI"
incontro con l'autore del libro
GAETANO ALESSI
Presentazione del libro
Venerdì 27 aprile ore
21,00 presso la Casa di Quartiere di
Via Verona 111 - Alessandria (Comunità
di San Benedetto al Porto)
Introduce
PINO CIARDULLO
Saranno presenti
LE CANDIDATE E I
CANDIDATI di SEL al Consiglio
Comunale a sostegno di
RITA
ROSSA SINDACO.
Interverrà RITA ROSSA candidata a Sindaco di Alessandria
per la coalizione di centrosinistra.
Un'occasione, in opportuna concomitanza con
le celebrazioni del 25 aprile per
riflettere sull'
intreccio fra
l'impegno politico al femminile e la difesa della legalità anche
in Alessandria - a partire dall'esempio di
Vittoria Giunti, primo sindaco donna della
Sicilia - città dove silenziosamente, come in tutto il
resto del nord-ovest, si infiltrano le organizzazioni mafiose e
criminali, non contrastate da una classe dirigente distratta quando non
connivente.
|
Gaetano Alessi |
Scheda
---
VITTORIA GIUNTI ---
Una testimonianza di resistenza e antimafia militante in Sicilia,
raccolta nel libro
“Le eredità
di Vittoria Giunti” (ediz. AdEst, 2011) di
Gaetano Alessi.
Vittoria Giunti
(1917 – 2006), fiorentina di origine, di famiglia antifascista.
Studiò matematica e fisica all’Università di Roma
frequentando l’Istituto di Alta Matematica, ricoprì anche il
ruolo di assistente all’Università di Firenze. Di tradizione
ottocentesca per la libertà e il rispetto della persona fa una
scelta di impegno, necessaria e sentita: diventa
partigiana e lotta per la
liberazione e la libertà.
Il suo trasferimento in Sicilia la porterà a conoscere un’altra
Resistenza. In un’epoca di povertà e arretratezza,
Vittoria conquista i siciliani, che
per lei avranno parole di stima e affetto perché le riconoscono
l’onestà intellettuale, l’amore per gli ideali, veri e
universali, rappresentati fortemente dal
Partito Comunista, per il quale
milita e agisce rispondendo al sogno dell’Italia liberata del 1945.
Nel 1956 divenne il
primo Sindaco
donna della Sicilia a Santa Elisabetta (Ag)
La storia di Vittoria Giunti tanti anni dopo s’intreccerà con
quella di
un gruppo di ragazzi che si
opporrà alla più potente famiglia politico/mafiosa della
Sicilia (i Cuffaro) contendendogli quel territorio (Raffadali)
in cui l’ex senatore ha avuto i natali.
Una storia di
Resistenti e Resistenze
che passando dal buio del tritacarne della mafiosità ha avuto
l’epilogo con la condanna a 7 anni di Salvatore Cuffaro e la vittoria
(postuma per Vittoria) della Partigiana Giunti e dei ragazzi di
AdESt.
fonte (internet)
Nessun commento:
Posta un commento