martedì 5 ottobre 2010

Se ci si accontenta del Biscotto...

La Provincia di Alessandria ha promosso e organizzato nel 2006 e nel 2008, presso la caserma Valfrè, “EcoLavori” (vedi locandina a fianco): la “Settimana Regionale della Sostenibilità del recupero dei materiali e delle Fonti energetiche rinnovabili”. Una manifestazione alla quale hanno partecipato decine di aziende pubbliche e private del settore registrando migliaia di visitatori e centinaia di ragazzi delle scuole. Nelle due edizioni, in esclusiva per il Piemonte, sono state ospitate la mostra “Ecofatto” della Fiera di Rimini - la prima in Italia di prodotti e oggetti di uso quotidiano realizzati con materiali riciclati - e quella di “Remade in Italy” della Regione Lombardia, prodotti di Ecodesign d’impresa, in prevalenza di arredamento, fatti con materiale riciclato. In particolare nella seconda edizione i centri ricerca di Fiat e Marelli concessero l’esposizione di autovetture prototipali alimentate a idrogeno e biocombustibili. Erano quindi state messe le basi per un ulteriore e proficuo sviluppo della Fiera.

Dopo le dimissioni di Renzo Penna da Assessore all’Ambiente, la Giunta della Provincia di centro sinistra ha dapprima, nel 2008, miscelato e confuso “EcoLavori” con il Salone del biscotto e poi abbandonato la manifestazione. Questa scelta miope e sbagliata della Provincia lascia lo spazio oggi all’Amministrazione comunale di destra del Capoluogo di organizzare per la metà di ottobre in Cittadella una iniziativa che, sui temi delle energie alternative e rinnovabili, riprende parte dei contenuti di “EcoLavori”. L’Amministrazione comunale di Alessandria, notiamo per inciso, fino ad ora si e’ segnalata per iniziative assai negative sui temi ambientali: nel campo dei rifiuti urbani ha messo in discussione la raccolta differenziata e,per quanto concerne la qualità dell’aria, che vede Alessandria fra le peggiori città italiane, ha gestito con provvedimenti episodici e non strutturali l’inquinamento da polveri sottili e ozono.

Ci si domanda oggi come, di fronte alla rottura della maggioranza del governo Berlusconi e alla crisi del berlusconismo, la maggiore forza dell’opposizione, il Partito Democratico, non riesca ad aumentare i propri consensi e non sia in grado di presentare il progetto e il programma di una credibile alternativa per il governo del Paese. Per noi una delle ragioni si trova nel limite culturale che le vicende alessandrine bene evidenziano: l’incapacità di investire con coerenza in un modello di sviluppo nel quale la tutela dei beni comuni, dell’ambiente e del territorio, il recupero e il riuso dei materiali, il risparmio dell’energia e la promozione delle fonti rinnovabili, costituiscono gli elementi fondamentali di una migliore qualità della vita e di una nuova economia incentrata sulla sostenibilità. Più rispettosa ed attenta ai diritti delle future generazioni.
La differenza, insomma, che esiste tra una manifestazione innovativa, rivolta al domani e in grado di ricadute qualitative in termini di lavoro ed occupazione come “EcoLavori” e una normale e tradizionale fiera del biscotto.

Filippo Boatti, Claudio Lombardi

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