mercoledì 12 gennaio 2011

SEL Federazione provinciale di Alessandria: fermare il modello autoritario voluto dalla FIAT.

SEL ALESSANDRIA: GRAVE L’ACCORDO SEPARATO VOLUTO DALLA FIAT

Il Coordinamento provinciale di “Sinistra Ecologia e Libertà” di Alessandria considera grave e preoccupante l’accordo separato voluto dalla Fiat per lo stabilimento di Mirafiori.
L’intesa, con l’esclusione della Fiom-CGIL e il ritorno alla nomina dei Rappresentanti Sindacali da parte delle sole organizzazioni firmatarie e non eletti dai lavoratori segna, nelle relazioni sindacali e nella democrazia di fabbrica, un ritorno ad un modello autoritario già conosciuto negli anni ’50.

L’impegno di Fiat per gli investimenti, senza che sia chiaro il progetto “Fabbrica Italia” di Marchionne e su come l’azienda intenda recuperare il ritardo di innovazione accumulato sui modelli delle case concorrenti, rappresenta un evidente ricatto, in primo luogo, nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Un ricatto purtroppo subito da chi ha sottoscritto l’intesa che rischia di trasformare la natura di parte del sindacato italiano da Confederale e solidaristico a corporativo e aziendalista.
Un ricatto che ha già prodotto l’accettazione dell’esclusione di un sindacato dalla fabbrica e forti limitazioni per i lavoratori nelle condizioni e nel libero esercizio del diritto al dissenso e allo sciopero.

Gli indispensabili investimenti di prodotto e di processo della Fiat e la difesa dell’occupazione, sia a Mirafiori che nelle aziende dell’indotto, non possono prescindere da una vera contrattazione la quale, oltre a prevedere la presenza di tutti i sindacati, deve altresì fare in modo che l’utilizzo degli impianti, le pause, le turnazioni, lo straordinario e la malattia debbano essere definiti nel rispetto della salute e della sicurezza dei lavoratori Fiat.
Il fatto, poi, che l’accordo sia sostenuto e considerato positivo dall’attuale presidente del Consiglio e dal Ministro del lavoro di un governo che è stato del tutto assente nella crisi e non ha nessuna idea di politica industriale, dovrebbe far riflettere quei dirigenti di primo piano del centro sinistra che a questi giudizi si sono, in maniera aprioristica, accodati.

Il Coordinamento provinciale di SEL nel manifestare la sua contrarietà all’intesa fa appello a tutte le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici affinché non si acuisca ulteriormente la divisione del sindacato che oggi, nella crisi, penalizza soprattutto i lavoratori. E chiede a tutto il centro sinistra e, in particolare, al Partito Democratico un impegno senza incertezze per fronteggiare il rischio di un ritorno a derive autoritarie nelle relazioni sindacali con una conseguente diminuzione in tutto il Paese degli spazi di democrazia.
Per quanto ci riguarda, il Coordinamento provinciale di “Sinistra Ecologia e Libertà” di Alessandria, nel pieno rispetto dell’autonomia di tutti i sindacati, dichiara di condividere le valutazioni e i giudizi sull’accordo espressi dalla CGIL e dalla Fiom, e si sente impegnato a sostenere, sul terreno della politica, tutte le iniziative utili a fermare questa deriva antidemocratica e autoritaria che l’accordo voluto dalla Fiat rischia di diffondere anche con la pretesa cancellazione del Contratto Nazionale di Lavoro.

Il Coordinamento Provinciale di “Sinistra Ecologia e Libertà”

Alessandria, 10 gennaio 2010

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