sabato 20 novembre 2010

IL GOVERNO RITIRI I TAGLI ALL'UNIVERSITÀ

Stiamo assistendo alla progressiva distruzione dell’Università pubblica.

Negli ultimi anni si sono susseguite riforme fasulle che hanno introdotto incertezza, e hanno sempre più tagliato i finanziamenti agli Atenei. Il sistema, già pesantemente sottofinanziato, viene messo in ginocchio definitivamente per l’ennesima manovra finanziaria che taglia il Fondo di finanziamento ordinario trasferito alle Università (una riduzione di 1350 milioni per il prossimo anno ) e il fondo per il diritto allo studio. I tagli colpiscono le borse di studio, gli interventi per alloggi e residenze universitarie e l’attività sportiva universitaria. Nella nostra Provincia il taglio al fondo di finanziamento ordinario, come ha denunciato il rettore dell'Università del Piemonte Orientale, Paolo Garbarino, mette a rischio la sopravvivenza del nostro Ateneo. Il fondo per le borse di studio scende dai 246 milioni del 2009 a 25,7 milioni di euro per gli anni 2011 e 2012 e addirittura a 12,9 milioni per il 2013, anno in cui il taglio sarà di 234 milioni rispetto al 2009. Un taglio dell’89%!
Rimangono confermati i tagli al fondo per gli interventi per alloggi e residenze universitarie che dai 109 milioni del 2009 passa a 18,66 milioni nel 2011. È vergognoso che già nel 2010 lo stato italiano abbia stanziato 99 milioni di euro per le borse di studio a fronte di un finanziamento complessivo in Francia e in Germania di quasi 2 miliardi di euro per il sistema di diritto allo studio.
In Francia e in Germania si garantisce la borsa di studio al 25% degli studenti mentre da noi solo al 8% dell’intera popolazione studentesca. Per quanto riguarda l’Edisu, l’ente per il diritto allo studio della Regione Piemonte, le prospettive sono tragiche. Già nel 2010 il bilancio dell’Ente aveva visto un ridimensionamento di 5,5 milioni da parte della Regione, ma nel 2011 il finanziamento statale passerà dagli attuali 12 a 6 milioni, mentre il finanziamento regionale dagli attuali 17 a solo 6 milioni. Un taglio complessivo dell’82% nel giro di 2 anni. Con questo grosso ridimensionamento per l’anno accademico 2011/12 non si riuscirà a coprire neanche una borsa di studio. Si passerà direttamente dal 100% di borse per gli aventi diritto, allo 0%. Ora pare che il Governo abbia deciso di approvare nel maxi emendamento alla legge di stabilità un rifinanziamento di 800 milioni per le Università e di 100 milioni per il diritto allo studio. Se queste cifre fossero confermate, sarebbe evidente, dalle cifre riportate all’inizio, che questo provvedimento andrebbe solo a diminuire l’entità dei tagli.
Sinistra Ecologia Libertà chiede che vengano ritirati tutti i tagli alle Università e al diritto allo studio e che, al contrario, si decida un grande piano di investimenti per la scuola, per la ricerca e per le Università, garantendo il diritto allo studio per tutti gli studenti bisognosi.
Sinistra Ecologia Libertà chiede il ritiro del ddl Gelmini, considerando questa legge assolutamente inaccettabile e dannosa.


PER QUESTO APPOGGIAMO LA GIUSTA PROTESTA DEGLI STUDENTI E DEI RICERCATORI DI TUTTI GLI ATENEI ITALIANI

Gabriele Scotti

Sinistra Ecologia e Libertà Alessandria


Alessandria, 20 novembre 2010

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