venerdì 12 novembre 2010

Tremonti toglie i benefici fiscali al risparmio energetico e attacca il lavoro e la green economy

Il governo Berlusconi in evidente agonia vuole seppellire anche lo sviluppo. Il ministro Tremonti punta, infatti, a fare terra bruciata dietro di sé, ed esclude dalla legge di stabilità per il 2011 il credito di imposta del 55% per gli interventi di miglioramento energetico delle abitazioni. Occorre reagire a tutto questo impedendo che sia cancellata una misura che in quattro anni ha dato più lavoro della Fiat, ha fatto guadagnare incassi immediati al fisco e ha reso un po' più moderne ed efficienti le case degli italiani.
Le 843 mila domande presentate per accedere al credito d'imposta hanno generato ben 150 mila nuovi posti di lavoro nel settore della green economy, con un volume di 11,1 miliardi di euro di investimenti in ristrutturazioni ed isolamento di edifici. Dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati sono state le piccole e medie imprese a giovarsi dell'incentivazione al risparmio energetico, la vera misura anticiclica in questi anni di recessione.
E' gravissimo che un governo oramai allo sbando affossi, prima di andarsene, la green economy e migliaia di piccole imprese commerciali e artigiana.

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